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Intelligenza artificiale e scuola

Cari lettori,

Mentre il mondo è ormai pervaso da moltissime applicazioni di AI, a partire dai notissimi ChatGPT, Gemini e altri LLM, la scuola italiana rivela atteggiamenti contraddittori, come sempre accade, purtroppo, nei confronti delle novità.

Il complesso del corpo docenti sembra un po’ “sonnecchiare” (cito e citerò indirettamente più volte in questo post il dirigente scolastico Antonio Fini, di cui condivido totalmente il pensiero in merito), quasi la questione non fosse rilevante o comunque si potesse far finta di niente. Fanno naturalmente eccezione i tenaci innovatori, presenti in numero ridotto nelle singole istituzioni scolastiche, spesso dipinti come visionari o “originali”.

Al contrario, sono frequentissime per le scuole le proposte di corsi erogati da parte dei più vari enti di formazione, spesso più orientati a una divulgazione teorica e di base, piuttosto che alla promozione effettiva di buone pratiche, che sfrutti l’abbondanza di finanziamenti PNRR che perdurerà nel prossimo anno scolastico.

Per sensibilizzare TUTTO il popolo della scuola, o almeno una percentuale abbastanza significativa da incidere realmente sulla formazione dei nostri ragazzi, occorre prima di tutto una capillare informazione, magari corredata già con casi d’uso e modelli operativi. Serve un orientamento pratico e pragmatico, nutrito di basi pedagogiche e di supporto tecnologico.

Un contributo fondamentale è stato pubblicato qualche tempo fa(e spero che abbiate già avuto occasione di esaminarlo): dobbiamo ringraziare la Rete Di Scuole Fvg, che ha appena redatto un ampio documento, generato “dal basso”, frutto del lavoro di 55 scuole del Friuli Venezia-Giulia, con il supporto di esperti del settore.

“Costruire il futuro – Linee guida sull’utilizzo dell’IA in ambito scolastico”, è un’ottima e completa guida, con una parte di sfondo tecnico-culturale e un ampio apparato pratico.

https://stelliniudine.edu.it/wp-content/uploads/sites/724/E-Book-Costruire-il-futuro-maggio-24_def.pdf?x19470

L’e-book merita veramente una lettura attenta, ma soprattutto merita di essere analizzato e provato come una guida attiva, un supporto alla progettazione di esperienze e laboratori didattici, sia per i docenti, sia per gli studenti. 

Contiene, infatti, delle schede che trovo veramente “ispiratrici”, oltre a una ricca bibliografia che raccomanderei a tutti di valutare almeno in parte per le letture estive. 

Meritano inoltre di essere evidenziati alcuni punti forti dell’e-book e del progetto da cui è nato. In primo luogo, la riflessione sulla collaborazione tra istituzioni scolastiche, che è fondamentale per sviluppare risorse comuni e condivisibili. L’unione degli sforzi permette di creare un ambiente più ricco e supportivo per l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa (IAg) nel contesto educativo. Questa collaborazione non solo facilita la condivisione delle migliori pratiche, ma consente anche di affrontare collettivamente le sfide legate all’implementazione di nuove tecnologie. In parallelo, la necessità di una formazione continua per il personale scolastico è imprescindibile. Gli insegnanti devono essere costantemente aggiornati sulle ultime evoluzioni nel campo dell’IAg per poter incorporare efficacemente queste tecnologie nei loro metodi didattici. Una formazione continua garantisce che il corpo docente sia ben equipaggiato per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità offerte dall’IAg, migliorando così la qualità dell’insegnamento.

L’IAg offre nuove opportunità per migliorare l’efficacia dell’insegnamento e promuovere la creatività e l’innovazione tra gli studenti. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie non è priva di sfide. Tra le principali preoccupazioni vi sono le questioni etiche, la privacy degli studenti e la necessità di evitare bias algoritmici. È essenziale che le scuole affrontino queste sfide in modo proattivo per garantire un uso etico e responsabile dell’IAg. Per integrare efficacemente l’IAg nei programmi di studio,inoltre,  è fondamentale che gli studenti acquisiscano competenze sia pratiche che teoriche sull’uso di queste tecnologie. Un monitoraggio costante delle pratiche didattiche è cruciale per valutare l’efficacia delle tecnologie IA e apportare miglioramenti continui. Questo approccio assicura che l’IAg non solo venga adottata, ma anche utilizzata nel modo più efficace e benefico possibile.

L’adozione dell’IA nelle scuole può preparare meglio gli studenti per il futuro mercato del lavoro, dove tali competenze saranno sempre più richieste. Inoltre, come abbiamo già visto in alcuni dei post precedenti,  l’IA può essere utilizzata per personalizzare l’apprendimento, fornendo supporto individuale agli studenti e migliorando la loro esperienza educativa complessiva. Tuttavia, e il testo lo ribadisce con forza, l’uso dell’IA deve essere guidato da un forte senso di responsabilità etica, garantendo che l’adozione di queste tecnologie avvenga nel rispetto della privacy e della dignità degli studenti. La trasparenza nel funzionamento degli algoritmi e l’equità nelle valutazioni sono fondamentali per un utilizzo corretto e giusto dell’IA.

In conclusione, il documento sottolinea che le linee guida sull’uso dell’IA nelle scuole sono un work in progress, data la rapida evoluzione di queste tecnologie. Viene quindi invitato tutto il personale scolastico a impegnarsi nella promozione dell’utilizzo delle linee guida e a condividere esperienze e buone pratiche per favorire una crescita collettiva e responsabile. Questo approccio collaborativo e progressivo è essenziale per garantire che l’integrazione dell’IA nelle scuole avvenga in modo efficace, etico e sostenibile.

Come spunto di riflessione ulteriore, riporto di seguito un estratto con la mappa delle parole chiave individuate nell’e-book.

mappa sull'intelligenza artificiale a scuola

Vi invito a osservare la scelta dei termini, ma anche il loro ordinamento: se c’è qualcosa che vi sembra meriti attenzione o che non vi è chiaro, potete segnalarmelo e mi impegno a ritornare sull’argomento al più presto!

Federica